venerdì 5 febbraio 2016

Tempo di chiacchere

Chi sapeva che: Le chiacchiere tipiche del periodo di Carnevale hanno un’antichissima tradizione che probabilmente risale a quella delle frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo di Carnevale; questi dolci venivano prodotti in gran quantità poiché dovevano durare per tutto il periodo della Quaresima. Attualmente vengono chiamate con nomi diversi a seconda delle regioni di provenienza: chiacchiere e lattughe in Lombardia, cenci e donzelle in Toscana, frappe e sfrappole in Emilia, cròstoli in Trentino, galani e gale in Veneto, bugie in Piemonte, così come rosoni, lasagne, pampuglie, ecc..

Ecco la ricetta:
500g. di farina
2 uova
50g. burro
2 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale
50 ml. anice o grappa
1 scorza di limone
1 bustina di lievito per dolci
Vino per impastare se serve ammorbidire la pasta.

Disponete su di una spianatoia la farina a fontana, e ponetevi al centro il burro, lo zucchero, le uova, il lievito, la scorza di limone, il  liquore a vostro piacimento ed un pizzico di sale .
Lavorate bene gli ingredienti fino a quando non otterrete un impasto liscio ed elastico, al quale darete la forma di una palla e che lascerete così riposare.
Lavorate e spianate la pasta con l’aiuto del matterello o per mezzo dell’apposita macchinetta, dovrete ottenere una sfoglia non troppo sottile dello spessore di 1 mm e mezzo.
Ottenuta una sfoglia liscia e compatta’ con l’aiuto di una rotellina a taglio smerlato, ricavatene delle strisce e praticate su ognuna di esse due tagli centrali e paralleli in orizzontale.
Ponete le strisce così ottenute 2 o 3 alla volta in abbondante olio ben caldo ma non bollente, rigirandole continuamente su ambo i lati e facendo attenzione a non bruciarle; appena saranno dorate, toglietele dall’olio e ponetele a sgocciolare sucarta assorbente
Una volta raffreddate, ponetele su di un piatto e cospargetele di zucchero al velo.